domenica 31 agosto 2014

Tralicci e radiazioni elettromagnetiche vicino a scuole e asili

Antenna Vodafone
Negli ultimi mesi nel centro urbano di Sant’Antioco le antenne per la telefonia mobile nascono come funghi. Un elevato traliccio di qualche decina di metri è sorto poco prima dell’estate nell’area della Cantina Sociale di Sant’Antioco e l’altro è in fase di installazione a fianco del cimitero comunale.
I due apparati hanno la caratteristica di essere ubicati vicinissimo alle case di civile abitazione, e in prossimità di scuole e luoghi di culto.

Il traliccio che sta sorgendo in viale dei Pini si trova a 70 mt dall’ex asilo infantile “Carlo Sanna” oggi scuola materna, a 100 mt dalla casa per l’anziano e alla stessa distanza delle scuole elementari di Via Virgilio, mente il plesso delle scuole media di via Salvo D’Acquisto dista poco più di 200 mt. Ma non basta, in un raggio di 300 mt dall’antenna si trovano l’area archeologica di Sant’Antioco (la necropoli di Sulki), la Basilica di Sant’Antioco, il Forte su Pisu e poco distante il Tofet e il museo archeologico comunale Ferruccio Barreca etc… L’antenna sarà inoltre ubicata in prossimità del centro storico di Sant’Antioco e a pochi metri dal perimetro del Centro Matrice.
Cantiere aperto vicino al cimitero - Sullo sfondo l'asilo Carlo Sanna
Fatto ancora più grave è che lo scorso novembre il Consiglio Comunale di Sant’Antioco ha approvato all’unanimità il “Regolamento comunale per il corretto esercizio ed insediamento degli impianti di telefonia mobile”, e che tale regolamento omette di inserire l’asilo “Carlo Sanna” e la “Casa per l’Anziano” tra le aree sensibili meritevoli di tutela, oltre l’intera area archeologica e il Museo archeologico. In palese difformità rispetto alla normativa regionale che obbliga a provvedere alla “individuazione, perimetrazione, costituzione e eventuali modifiche delle aree sensibili” senza prevedere alcuna discrezionalità di scelta tra edifici scolastici, residenze per anziani, parchi gioco e beni culturali e identitari.

Purtroppo la nocività delle radiazioni elettromagnetiche sulla salute delle persone e degli animali e sull’intero ecosistema è ormai un dato accertato, anche per esposizioni a emissioni al disotto della soglia prevista dalle norme di legge italiane, la bibliografia sulla materia è cospicua: Levis, Marinelli, e gli stessi ISPESL e CNR hanno pubblicato studi e documenti sull’argomento. È indubbiamente un caso questo in cui è necessario applicare il principio di precauzione, istituito per governare situazioni che possono creare danni seri ed irreversibili, quando esistano validi motivi per farlo, anche se non si ritiene ancora stabilita una certezza scientifica.
Antenna Vodafone per la telefonia mobile

Oltre alle questioni sanitarie esiste un serio problema di impatto paesaggistico creato dal traliccio, anche in considerazione della criticità del sito, ubicato vicino alle aree culturali di più rilevante interesse storico e archeologico. È assurdo infatti che il regolamento comunale abbia omesso di individuare tra le aree sensibili di interesse storico-architettonico e paesaggistico-ambientale, quelle più importanti e maggiormente conosciute e fruite.

In data odierna la sezione di Sant’Antioco di Italia Nostra, accogliendo anche le numerose segnalazioni e i contributi di cittadini preoccupati, ha inoltrato un esposto al Comune, all’ARPA Sardegna, alle Soprintendenze per i Beni Culturali e Paesaggistici e al Servizio Tutela Paesaggistica della Regione chiedendo l’immediata revoca dell’autorizzazione all’installazione dell’impianto di telefonia mobile in Viale dei Pini e la sospensione dell’operatività dell’impianto di telefonia mobile installato nella Cantina Sociale di Sant’Antioco, ricordando l’art. 32 della Costituzione Italiana sulla tutela della salute, lo statuto comunale, il principio di precauzione e citando a tal proposito l’ordinanza del TAR Sardegna emessa in occasione del contenzioso sui radar della Guardia di Finanza.
L’Associazione ha chiesto inoltre la revisione e l’aggiornamento dell’intera “regolamentazione comunale per il corretto esercizio ed insediamento degli impianti di telefonia mobile”, affinché vengano corretti i macroscopici errori presenti includendo tutte le aree sensibili e i beni culturali e paesaggistici presenti nel territorio comunale, venga vietata  l’installazione di impianti che emettono radiazioni elettromagnetiche in tutto  il centro urbano di Sant’Antioco o comunque a ragionevole distanza dagli edifici frequentati e dalle case di civile abitazione e in prossimità dei Beni Paesaggistici e Cultuali.

Sant’Antioco, 31 agosto 2014
Il basamento del traliccio

Bibliografia sulla nocività delle radiazioni elettromagnetiche:

A.G. Levis – “ Effetti biologici e sanitari a breve e lungo termine delle radiofrequenze e delle microonde “ – ICEMS, Padova – Perizia,  2003;
- L. Giuliani, De Ninno - “ Prova sperimentale dell’effetto risonante di deboli campi elettromagnetici sulle molecole biologiche e sulle cellule “ , ISPESL, Congresso Codacons di Ischia-  20/10/2001; 
- F. Marinelli - “ Modifica biologica delle cellule del sistema immunitario e alterazione del ciclo cellulare per  esposizione alle frequenze del telefono cellulare “,CNR, Congresso Codacons di Ischia-  20/10/2001  
- Aldo Zechini D’Aulerio – “ Influenza delle onde elettromagnetiche sugli organismi viventi “  Istituto di Patologia Vegetale di Bologna , Congresso SNILPI di Bologna , Inarcos 3/2000 
- Maes A, Collier M, Vershaeve L - “ Cytogenetic effects of 900 MHz ( GSM ) microwaves in human lynphocites “ - Bioelectromagnetics - 2000
Antenna telefonia mobile vicino a una scuola di Castellamare


 Sull'argomento








2 commenti:

  1. Dovremo cercare di usare meno i cellulari... E' inutile che ci lamentiamo delle radiazioni se siamo i primi che si lamentano anche per la ricezione... Mia figlia và al carlo Sanna, non sono felice ma da poco hanno installato anche un ripetitore al Conad sotto casa di mia madre...

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    1. La scelta di usare o meno i cellulari è una scelta di tipo personale, io per esempio uso gli auricolari perché le onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sono nocive.
      Per le emissioni elettromagnetiche delle antenne non c'è possibilità di scelta se il ripetitore te lo piazzano sotto casa. Così come una mamma non può scegliere di tutelare o meno la salute del proprio figlio se l'antenna si trova a 20 metri dall'asilo.
      Quello che noi sosteniamo è che i ripetitori della telefonia mobile, proprio perché nocivi per la salute dei cittadini, devono essere installati lontano dalle case, dagli asili dalle scuole.
      Il diritto alla salute è garantito dalla costituzione e a Sant'Antioco questo diritto è stato calpestato.

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