lunedì 16 giugno 2014

La cancellazione della Conservatoria della Coste mette a rischio il futuro sostenibile delle coste della Sardegna


Capo Comino - Siniscola
Nel 2010 la Giunta Cappellacci, col pretesto del riassetto finanziario della Regione, proponeva di cancellare l’Agenzia per la Conservatoria delle Coste della Sardegna. Grazie alla mobilitazione di amministratori locali, delle associazioni ambientaliste e grazie anche a una certa dose di buon senso la proposta fu ritirata. L’attività della Conservatoria fu ridimensionata, purtroppo, rispetto ai propositi e alle competenze previsti dalla legge regionale n° 2/2007 che la istituiva e rispetto agli interessanti esempi di altre nazioni (Conservatoire du Littoral francese e il National Trust inglese) a cui il legislatore si è ispirato. Non comprendiamo perché, a quattro anni di distanza e con un quadro politico completamente cambiato, si riproponga la stessa questione. Infatti, con la Delibera n. 21/18 del 2014 la Giunta regionale revoca le funzioni del Direttore Generale e commissaria l'Agenzia, preludio alla sua definitiva cancellazione.
 

Possibile che l’Agenzia della Conservatoria delle  Coste della Sardegna, rappresenti un voce di spesa tanto importante da dover essere cancellata per salvare il bilancio regionale? Che destino avranno le migliaia di ettari di costa e le tante strutture costiere attualmente gestite e salvaguardate dall’Agenzia?
Italia Nostra ritiene che la cancellazione dell’Agenzia della Conservatoria delle Coste Sarde,  prevista da un’operazione di spending-review, rappresenti una grave ipoteca sul futuro sostenibile della Sardegna.


Coast Day 2009
Abbiamo seguito con interesse e spirito critico l’istituzione della Conservatoria delle Coste – esempio innovativo di ente preposto a tutela del patrimonio costiero - e, assieme alle altre Associazioni ambientaliste della Sardegna, abbiamo avuto modo di collaborare in alcune iniziative.  Riteniamo che la Conservatoria non debba essere cancellata, ma debba anzi essere potenziata per poter svolgere appieno il proprio ruolo ed essere chiamata a gestire tutte le aree costiere più sensibili sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico e svolgere attività di promozione e diffusione delle tematiche relative alla tutela naturalistica e alla gestione integrata e sostenibile delle aree costiere, anche per preservarle dal rischio speculativo sempre in agguato. Riteniamo inoltre che l’Agenzia, assieme alle qualificanti attività avviate in questi anni, debba avere un ruolo nella pianificazione urbanistica e paesaggistica degli ambiti costieri della Sardegna.  

Cala Lunga Sant'Antioco - foto M. Raspa
Ci aspettavamo dalla Giunta Pigliaru, nata all’insegna della discontinuità rispetto alla precedente amministrazione regionale, non la cancellazione della Conservatoria – esempio innovativo in Italia di ente preposto a tutela del patrimonio costiero – ma l’abrogazione di tutte le norme che indeboliscono le tutele del Piano Paesaggistico Regionale. Un percorso che deve precedere qualsiasi proposito di pianificazione urbanistica della Sardegna compresa la legge urbanistica regionale di cui si parla in questi giorni.

Constatiamo che quanto accade oggi è esattamente il contrario delle aspettative di Italia Nostra - che non ha mai espresso assessori nell’attuale o in altre amministrazioni regionali o locali (*) - e che da anni si batte per una efficace tutela del paesaggio e del territorio.

(*) Il riferimento è all'articolo di oggi sull'Unione Sarda dal titolo <<Spano difende la scelta: non cambierà niente>> nel quale l'on. Pittalis dichiara: "... Italia Nostra che oggi esprime un assessore in giunta..."

 
Is Arenas

Sull'argomento



Cala Fuili - Dorgali
 

Appello

No al Commissariamento dell’Agenzia Conservatoria delle coste della Sardegna

Giovedì 12 giugno la Giunta Regionale Sarda ha deciso di commissariare l’agenzia Conservatoria delle coste della Sardegna al fine, come si apprende dalla stampa, di trasferire le sue funzioni all’interno di un assessorato della Regione.

 
Tale decisione, operata nell’ambito della più generale “spending review”, appare ingiustificata considerato che la Conservatoria delle coste è un ente sano, non in perdita e capace di risparmiare investire al meglio il denaro pubblico, come si evince dagli stessi rapporti ufficiali sul suo funzionamento resi pubblici sul suo sito istituzionale. L’efficienza economica e gestionale dell’Agenzia, esempio unico in Italia, e la sua capacità di attrarre finanziamenti per la Sardegna, dimostrano concretamente la validità di investire nelle politiche ambientali per creare uno sviluppo realmente sostenibile.
In questi anni la Conservatoria delle coste ha rappresentato uno strumento concreto di supporto agli enti locali per l’applicazione delle politiche regionali di tutela e di gestione integrata delle zone costiere della Sardegna. Uno strumento innovativo al quale s’ispirano tutte le altre regioni italiane costiere.
E’ sufficiente analizzare il processo virtuoso avviato dalla Conservatoria delle coste per lo sviluppo sostenibile dell’isola dell’Asinara, in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale del Dicembre 2008, per comprendere l’utilità di uno strumento come l’agenzia capace di coordinare competenze diversificate come le azioni di tutela e valorizzazione con la disponibilità diretta dei beni del patrimonio regionale affermando lo stesso ruolo istituzionale della Regione Sardegna in un’isola per oltre un secolo di proprietà dello Stato.
Che fine farà, ci si chiede, il patrimonio costiero affidato alla gestione dell’Agenzia? Oltre 6.000 ettari – soprattutto sui litorali di Alghero, Muravera, Buggerru, Castiadas – ritorneranno, infatti, nella disponibilità delle strutture regionali “ordinarie”, portando di fatto le lancette dell’orologio indietro di 10 anni, quando le coste della Sardegna venivano gestite in maniera settoriale. Con la soppressione dell’Agenzia migliaia di ettari di coste, ad alto valore paesaggistico e ambientale, potranno, inoltre, esser messi in vendita ai migliori offerenti, pronti a speculare sulle coste sarde, magari con il pretesto di attrarre investimenti esteri.
Dopo decenni e a volte secoli di abbandono di molti beni storici del territorio regionale, la Conservatoria delle coste, grazie alle sue competenze integrate e uniche in tutta Italia, ha riportato l’attenzione sul patrimonio delle torri costiere, dei fari e delle stazioni semaforiche, iniziando il difficile restauro di molti manufatti e riportando questi beni culturali a un uso pubblico. In assenza di risorse pubbliche per la loro tutela, la Conservatoria, gestendo direttamente il patrimonio regionale, ha dimostrato che esiste un modello alternativo ed efficace di gestione di questi beni rappresentando uno strumento concreto di supporto agli enti locali per l’applicazione delle politiche regionali di tutela e di gestione integrata delle zone costiere della Sardegna. Tale modello è stato interamente ispirato dalle linee guida contenute nel documento “Fascia costiera come bene strategico comune della Sardegna” redatto dal primo Comitato Scientifico dell’Agenzia l’11 febbraio del 2009.
Molte associazioni ambientaliste ma anche rappresentanti istituzionali auspicano e anzi prospettano l’adozione a livello nazionale del modello della Conservatoria delle coste della Regione Sardegna, che sinora ha ricevuto il plauso delle maggiori istituzioni che operano nel settore come il Piano d’Azione del Mediterraneo del Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite (UNEP MAP).
Con questo nostro appello chiediamo al Presidente della Regione Sarda on.le Francesco Pigliaru un ragionevole ripensamento sulla decisione ad oggi adottata, affinché sia revocata la decisione di commissariare l’Agenzia, auspicando che l’esperienza maturata e il lavoro della Conservatoria delle coste, possano proseguire naturalmente continuando a rappresentare una buona pratica di tutela e gestione integrata delle zone costiere per la Sardegna e per il resto dell’Italia.
 
I 50 Primi Firmatari
Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Camera dei Deputati
Fulco Pratesi, Fondatore e Presidente Onorario WWF Italia
Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola
Rosalba Giugni, Presidente Marevivo
Carmen Di Penta, Direttore Generale Marevivo
Francesco Ferrante, Vice Presidente Kyoto Club
Cala Cartoe - Dorgali
Sergio Andreis, Direttore Kyoto Club
Paolo Fresu, Musicista
Marcello Fois, Scrittore
Elena Ledda, Musicista
Massimo Carlotto, Scrittore
Dacia Maraini, Scrittrice
Marco Fratoddi, Direttore La Nuova Ecologia, mensile di Legambiente
Roberto Tortoli, Presidente Mare Amico
Annalisa Corrado, Portavoce Green Italia
Roberto Della Seta, Promotore Green Italia
Enrico Fontana, Coordinatore Nazionale LIBERA, associazioni nomi e numeri contro le mafie
Stefano Deliperi, Presidente Gruppo di Intervento Giuridico, Amici della Terra
Daniela Ducato, imprenditrice
Antonio Ferro, imprenditore
Gianni Massa, Consiglio Nazionale Ordine degli Ingegneri
Nicolò Fenu, Presidente SARDARCH.
Giuseppe Melis, Docente Università di Cagliari
Alberto Pratesi, Docente Università Roma 3
Enzo Patierno, Osservatorio Comunicazione Ambientale Università La Sapienza Roma
Giampiero Farru, Presidente CSV Sardegna Solidale
Graziano Bullegas, Presidente Italia Nostra Sardegna
Ignazio Garau, Presidente Associazione Nazionale Città del Bio
Riccardo Porta, Presidente Associazione Nazionale La Casa Verde CO2.0
Nicoletta Selis, delegato regionale WWF Italia
Stefania Rossini, Presidente Donne Ambiente Italia
Maria Laura Terribilini, Presidenza Donne Italiane Ambientaliste
Monica Saba, Vice Presidente Sardegna Impresa Donna Coldiretti
Vincenzo Migaleddu, Associazione Medici per l’Ambiente
Daniela Addis, Coordinatrice nazionale CAMP Italia
Laura Cadeddu, Coordinatrice Comitato Sardo No Megacentrali
Mauro Coni, Professore Università di Cagliari
Umberto Oppus, Direttore Anci Sardegna
Antonio Vigo, Sindaco Calasetta
Mario Corongiu, Sindaco di Sant’Antioco
Silvano Farris, Sindaco di Buggerru
Antonio Diana, Sindaco di Stintino
Beniamino Scarpa, Sindaco di Porto Torres
Franco Cuccureddu, Sindaco di Castelsardo
Angelo Comiti, Sindaco di La Maddalena
Francesco Atzori, Sindaco di Arbus
Andrea Loche, Sindaco di Cuglieri
Ivo Melis, Sindaco di Masainas
Concetta Spada, Sindaco di Domus de Maria
Quintino Sollai, Sindaco di Castiadas
 

Marina di Sant'Antioco
 
 

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