mercoledì 14 maggio 2014

Insieme in marcia per la nostra terra


Italia Nostra Sardegna aderisce alla “Marcia per la nostra Terra” organizzata dai Comitati Sardi InRete e dal Coordinamento Sardo “Non bruciamoci il Futuro” dei quali condivide gli obbiettivi, le finalità, le rivendicazioni e le proposte a tutela della nostra terra sempre più aggredita da iniziative imprenditoriali speculative e di rapina e del nostro ambiente degradato da anni di attività industriali prive di controllo.

L’Associazione condivide e sottoscrive la richiesta di Moratoria per fermare tutte le richieste di autorizzazione per nuovi impianti di produzione di energia elettrica (ad eccezione dell’autoproduzione) e le autorizzazioni per nuovi e vecchi impianti di incenerimento dei rifiuti,  in attesa dell’approvazione di un serio e condiviso Piano Energetico Regionale, un Piano sui Rifiuti e della revisione del Piano Paesaggistico Regionale del 2006.


 Sull'argomento

Facebook - Insieme in marcia per la nostra terra
Blog Italia Nostra Sardegna - Impedire l'installazione di impianti industriali in aree agricole
Blog Italia Nostra Sardegna - Richiesta permessi ricerca risorse geotermiche nel medio e basso Campidano
Blog Italia Nostra Sardegna - Richiesta moratoria impianti energia 
Blog Italia Nostra Sardegna - Bocciati gli aerogeneratori sotto il Monte Sirai
Sardegna Reporter - Cagliari. Coordinamento Sardo Non Bruciamoci il Futuro e Comitati Sardi InRete: moratoria e marcia
Paper blog - Comitati sardi: richiesta moratoria e marcia
Gallura news - Insieme in marcia per la nostra terra. Da Sassari inizia la prima tappa di un viaggio per poter decidere il nostro futuro
Sardinia Post - Energia. Comitati popolari in marcia contro speculazioni e veleni industriali


 
 


Richiesta di moratoria

Indirizzata al Presidente della Regione Sardegna



Elenco parziale dei Comitati Sardi
Nel rivendicare il diritto dei cittadini all'accesso alle informazioni e alla partecipazione ai processi decisionali che coinvolgono l'ambiente, la salute, il lavoro e il benessere sociale (diritto sancito da numerose normative internazionali, europee e statali) i comitati, gruppi territoriali e associazioni della Sardegna impegnati su questi temi portano all'attenzione dei cittadini e dei decisori politici quanto segue:
·         è in atto una schizofrenica politica industriale tesa a trasformare la Sardegna in una piattaforma energetica per progetti di sviluppo esterni all’isola e in centro di commercio, stoccaggio o smaltimento di merci, di fonti energetiche e di rifiuti prodotti altrove, anche mediante l’accaparramento delle migliori terre a preminente vocazione agricola, con la conseguente ulteriore marginalizzazione delle tradizionali attività agro-pastorali;
·         notiamo la sostanziale  inerzia della Regione Autonoma della Sardegna nel rivendicare il diritto legittimo nella gestione dei bacini idrici,  degli impianti idroelettrici  e di altre fonti energetiche rinnovabili esistenti utili ad una produzione energetica nel rispetto della salute dei cittadini e  degli intessi degli operatori del settore primario e del turismo;  

Bacino fanghi rossi - Portovesme, Portoscuso
·         osserviamo come la politica verticistica non partecipata (chi amministra attualmente ha il mandato da appena il 18% degli elettori Sardi) sia spesso funzionale agli interessi delle lobby finanziarie e speculative estranee agli interessi dei Sardi favorendo l’accumulazione, la centralizzazione e il trasferimento fuori dell’Isola della ricchezza prodotta lasciando solo le macerie ambientali, sanitarie e sociali;
·         in una situazione di degrado ambientale e sociale diffuso, di aggressioni continue al nostro territorio, di minaccia alla nostra salute, assistiamo ad una continua esclusione dalla possibilità di partecipare come singoli e come comunità alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo lontano da quello che negli ultimi 50 anni ha portato la nostra Terra ad avere il triste primato di regione con l’estensione più vasta di territorio contaminato (445 mila ha), associato ad elevati tassi di incidenza e di mortalità per malattie delle popolazioni residenti, e sul piano sociale a registrare i tassi di disoccupazione, particolarmente giovanili, tra i più alti dello Stato;
Torri eoliche nel Medio Campidano
·        un Governo Centrale “amico” con il D.Lgs 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con   modificazioni dalla L. 21 febbraio 2014, n. 9 (in G.U. 21/2/2014, n. 43) e noto come Decreto “Destinazione Italia", ha posto le basi per un sostanziale disimpegno degli inquinatori           dall’obbligo di bonifica a partire dalla sottoscrizione di accordi di      programma con lo Stato ed Enti          Locali per una riconversione industriale di tali aree,           con agevolazioni fiscali a carico della comunità e     spesso indirizzate, come a Porto Torres e a Portoscuso, a scelte non certo sostenibili sul piano     ambientale, sanitario ed economico portate avanti in assenza di una preventiva efficace azione di bonifica;
·     il medesimo Decreto “Destinazione Italia” vede lo Stato avocare a se competenze che riguardano       la nostra Isola nel settore ambientale come nella ricerca di risorse geotermiche per la produzione           di energia elettrica con possibile compromissione di ulteriori 200 mila ha, in un momento nel quale       fioriscono nel territorio sardo innumerevoli progetti di produzione energetica con ricorso alle biomasse,       ai biodigestori, ai mega parchi eolici, ai campi fotovoltaici, ai mega impianti termodinamici      solari in       aree a vocazione agricola, fino alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi e ai nuovi inceneritori di rifiuti.

CHIEDIAMO un atto urgente di MORATORIA che preveda

  • lo stop immediato delle procedure di autorizzazione per tutti i nuovi progetti di impianti di produzione di energia da combustione con la revoca delle incentivazioni per quelli esistenti, dei progetti per la produzione di energie rinnovabili non vincolati all'autoconsumo, degli impianti di incenerimento dei rifiuti e di potenziamento di quelli esistenti, a tutela dei nostri territori e della nostra salute,  fuori dalle  speculazioni attualmente in essere, in attesa della definizione dei nuovi Piani Regionali su Energia,  Rifiuti e tutela del Paesaggio;
  •  lo stop immediato al nuovo Piano Energetico Ambientale approvato dalla Giunta Cappellacci e la rimodulazione dei PAES nel rispetto della sostenibilità ambientale e territoriale;
  • la difesa delle prerogative della RAS e il rafforzamento in materia legislativa concorrente, nella gestione dell’ambiente e delle fonti energetiche messe in discussione dal Decreto “Destinazione Italia”.

 

Sottoscrizioni:

Comitato Medio Campidano per i Beni Comuni
Comitato Terrasana - Decimoputzu
Comitato Sa Nuxedda Free - Vallermosa
No Galsi Cagliari
Comitato Non Bruciamoci Il Futuro - Macomer
Movimento Rifiuti Zero Sardegna
Comitato S'Arrieddu - Narbolia
Comitato Torre Grande
Comitato Fuori dalle Pale - Villanovaforru
Comitato Cittadini Liberi - Ottana
Comitato No Chimica Verde-No Inceneritore - Sassari/PortoTorres
Arci Sardegna
Isde Sardegna
ABC Planargia Montiferru
Collettivo Carraxu - Cagliari
Comitato Non Bruciamoci Il Futuro - Cagliari
Progetto Comune Villacidro
Comitato No Megacentrale - Guspini
Comitato Terra che ci Appartiene - Gonnosfanadiga
No Galsi - Villacidro
Comitato Nurra Dentro-Riprendiamoci l’Agro
Associazione Culturale Athenaeum2000 -  Decimomannu
Eutopia Turritana
Comitato Ambiente e Territorio - Samatzai
Cittadini per Decimomannu
Associazione ”Nuoro – Atene Sarda”
WWF Sassari
Csoa Pangea - Porto Torres
Carlofortini Preoccupati
Comitato Basso Campidano-aria-terra-acqua
Comitato No TrivelPaby – Pabillonis
No al Progetto Eleonora – Arborea
Presidio Piazzale Trento – Cagliari
Sardegna Pulita-Cagliari
Assotziu Consumadoris Sardigna - Cagliari
Malerbe - Alghero
Assòtziu Zirichiltaggia - Cagliari
Gruppo di Informazione Indipendente  InBosa
No Trivelle Sardegna - Sanluri/Villacidro
Italia Nostra - Sardegna
WWF Sardegna




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