domenica 4 luglio 2010

La conservatoria delle Coste è un investimento per il futuro della Sardegna

Foto tratte dal Calendario 2010 realizzato dalla Conservatoria

Italia Nostra contro la cancellazione della Conservatoria

 
La cancellazione dell’Agenzia della Conservatoria delle coste sarde, prevista dal disegno di legge sulla manovra per il riassetto finanziario della Regione, rappresenta una grave ipoteca sul futuro sviluppo sostenibile della Sardegna.

Italia Nostra ha seguito con interesse e spirito critico la istituzione della Conservatoria delle Coste e,
assieme alle altre Associazioni ambientaliste della Sardegna, ha avuto modo di collaborare in diverse
importanti iniziative realizzate in questi pochi anni di attività. Certo avremmo voluto che oltre ai
qualificanti progetti di recupero già avviati, l’Agenzia fosse il gestore dei tratti di costa sarda più
significativi sotto l’aspetto ambientale e naturalistico, ma riteniamo che sia un obbiettivo ancora 
raggiungibile se esiste la volontà politica per perseguirlo. La volontà di conservare il patrimonio
costiero della Sardegna attraverso un investimento a lungo termine, che recuperi alla pubblica
fruizione i beni ambientali e storico-culturali che rappresentano i fattori produttivi primari della
nostra economia.

Constatiamo invece che la scelta della Giunta Cappellacci va in tutt’altra direzione. 

Col pretesto del riassetto finanziario della Regione si cerca di demolire quanto di più qualificante (anche sotto l’aspetto economico) esista in Sardegna.
Gli ultimi fatti politici accaduti in questi giorni nella nostra regione mettono in evidenza una
aggressione senza precedenti del territorio e dell’ambiente sardo da parte di questa Amministrazione
Regionale: il cosiddetto piano casa 2 – tentativo per fortuna fallito di riaprire la strada alla
cementificazione delle coste sarde - e la rielaborazione del PPR in chiave speculativa sono la punta
dell’iceberg di tale politica.

Assieme alla revisione del Piano Paesaggistico Regionale, unanimemente considerato uno dei più
avanzati e preveggenti strumenti di tutela del Territorio e indicato da autorevoli urbanisti, paesaggisti
e perfino dagli organismi preposti dell’ONU, quale esempio da prendere a modello, si vuole  cancellare anche l’Agenzia per la Conservatoria delle Coste Sarde altro modello istituzionale di un progetto di amministrazione del bene pubblico che pone l’ambiente tra i valori primari di una cultura comunitaria.


E mentre in Sardegna si continua a divorare territorio in nome di un falso sviluppo, nella vicina
Corsica la tendenza è diametralmente contraria: grazie anche al Conservatoire du Littoral sono stati
acquisti importanti siti costieri e avviata una seria politica di tutela ambientale e di sviluppo
economico.
Italia Nostra ritiene pertanto che l’Agenzia della Conservatoria delle coste sarde debba essere
mantenuta, potenziata, e messa nelle condizioni di raggiungere la sua missione di acquisizione
e gestione integrata delle aree costiere più importanti dal punto di vista paesaggistico e
naturalistico per preservarli dal rischio speculativo sempre più in agguato.

Cagliari 04 luglio 2010

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